Appello al Presidente del Consiglio dei Ministri,
Onorevole Silvio Berlusconi,
Signor Presidente, nei prossimi giorni, il Suo Governo dovrà procedere alla nomina dei nuovi membri del Comitato Nazionale per la Bioetica.
Al Comitato, com’è noto, spettano funzioni essenzialmente consultive: il Suo compito è quello di fornire pareri agli organi costituzionalmente preposti a decidere sulla disciplina giuridica di questioni che sono oggi al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e della scienza europea e mondiale, e su cui sono accesi dibattiti, speranze, confronti drammatici.
La rilevanza delle questioni in gioco ci induce a rivolgerLe con fiducia due richieste.
La prima è quella di garantire una composizione equilibrata del Comitato, dando voce alle diverse sensibilità che animano il dibattito su questi temi. Non sarebbe solo astrattamente grave se questo non avvenisse: sarebbe concretamente negativo per la stessa funzione che il Comitato è chiamato ad assolvere. Si tratta, quindi, già attraverso la sua composizione, di secondare e aiutare non tanto la “misurazione delle distanze” o – peggio – il prevalere di una impostazione culturale sulle altre, quanto piuttosto il concepimento, la messa alla luce di un “nuovo possibile”, attraverso il confronto, il dialogo anche serrato tra posizioni e convinzioni profondamente differenti, ma la cui presenza – crediamo – deve essere in ogni caso assicurata.
La seconda richiesta è quella di tenere presente la candidatura – che noi sosteniamo e ci permettiamo di indicare alla Sua attenzione – di Luca Coscioni. Coscioni, oggi trentaquattrenne, già docente universitario di economia politica con una brillante carriera, è stato colpito circa sette anni fa dalla sclerosi laterale amiotrofica, malattia progressiva invalidante che, comunque, non gli ha impedito – aiutato dalle più avanzate tecnologie informatiche – di fare del suo fisico, del suo corpo e della sua malattia un’arma ideale e politica a disposizione di tutto il paese.
Così, incarnando e guidando la battaglia a favore della libertà terapeutica e di ricerca scientifica, ha raccolto, da capolista radicale alle ultime elezioni, il sostegno di oltre 840mila cittadini. La sua candidatura – fatto unico nella storia delle elezioni italiane – è stata supportata da 48 Premi Nobel e da 510 ricercatori e scienziati di tutto il mondo.
Coscioni è così divenuto volto e voce di tanti italiani. Vorremmo, auspicheremmo che fosse anche uno dei volti e una delle voci del prossimo Comitato Nazionale per la Bioetica. La sua sarebbe, certo, una presenza “di parte”, o “di una parte”: ma di una “parte” che chiede, cerca il dialogo con le altre.
Dialogo necessario, essenziale -lo ripetiamo- per costruire quella “concordia discors” a cui il Comitato può e deve aspirare.
Con speranza e fiducia,
1730 firmatari dell’appello tra cui personalità politiche, scientifiche e dello spettacolo
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