Lettera a Vittorio Feltri

Orvieto, 28 Dicembre 2000

Egregio Direttore, egregio Vittorio Feltri,

Mi chiamo Luca Coscioni, ho 33 anni e sono stato colpito, nel 1995, dalla sclerosi laterale amiotrofica, una malattia neuromuscolare incurabile, che m’impedisce, tra le altre cose, di parlare. Per comunicare sono costretto ad utilizzare un sintetizzatore vocale e software di comunicazione avanzati, appositamente concepiti e sviluppati negli Stati Uniti.

Tale malattia, e con essa il morbo di Alzheimer, quello di Parkinson, il diabete, il lupus, la sclerosi multipla potrebbero, forse, essere curate impiegando cellule staminali clonate.

Sulla clonazione terapeutica hanno detto la loro: Giovanni Paolo II e il Vaticano, politici del centro-destra e del centro-sinistra, teologi e filosofi, scienziati cattolici e laici. Sono stati invece costretti al silenzio i cittadini italiani colpiti da tali patologie, centinaia di migliaia di donne e uomini, bambini e bambine, che, in questo momento, stanno lottando per la propria sopravvivenza. Le chiedo, quindi, di darmi voce. Sono uno di loro. Le chiedo anche di aprire su Libero uno spazio di discussione e di confronto su tale argomento.

Tuttavia, Le anticipo che, in questa lettera, non troverà traccia di un caso umano, giornalisticamente appetibile, ma considerazioni politiche di un dirigente radicale, neoeletto in rete del Comitato dei Radicali per la Rivoluzione Liberale e gli Stati Uniti d’Europa (ero candidato nella stessa lista di Dimitri Buffa, Radicali3000 Antiproibizionisti sulla Scienza, sulla Droga, su Tutto), un cittadino italiano malato e alla ricerca di una terapia efficace.

Al termine di tali considerazioni, saranno chiare alcune delle ragioni per le quali una folta pattuglia radicale, capitanata da Emma Bonino e Marco Pannella, appare indispensabile nel prossimo Parlamento.

La Commissione sulle cellule staminali, istituita nel mese di Settembre dal Ministro della Sanità, Umberto Veronesi, e presieduta dal premio Nobel Renato Dulbecco, ha detto sì, con un ampio consenso, ai prelievi di cellule staminali da feti abortiti e alla clonazione terapeutica mediante trasferimento cellulare. Ha detto sì, con una maggioranza di circa 2/3, all’uso di cellule staminali prelevate da embrioni congelati ottenuti con la fecondazione artificiale.

Giovanni Paolo II e il Vaticano, Silvio Berlusconi e Gian Franco Fini, Rocco Buttiglione e Pier Ferdinando Casini, Umberto Bossi, Pier Luigi Castagnetti e i Verdi, partito unico dei proibizionisti sulla scienza, non hanno ottenuto il risultato per il quale da mesi stavano laboriosamente operando, in Italia e in Europa (non dimentichiamo che il Parlamento europeo, il 7 Settembre scorso, si era pronunciato contro la clonazione terapeutica): la possibilità di fare gettare nel cesso gli embrioni “orfani” dei programmi di fecondazione artificiale. Tali embrioni, congelati e conservati sotto azoto, sono inevitabilmente destinati ad essere distrutti. E’ quindi concettualmente irragionevole e moralmente perverso che s’impedisca il loro impiego per finalità terapeutiche, preferendo e favorendone la distruzione. La Commissione dei “saggi” non si è, alla fine, genuflessa al volere del Santo Padre e del Vaticano. Tuttavia, senza una legge, tale importante risultato è destinato ad essere reso nullo. L’attuale maggioranza parlamentare non sembra avere volontà e numeri per approvare un provvedimento del genere. La prossima, leggi Casa delle Libertà, è contraria.

Mentre, quindi, entro due anni, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, partiranno i primi trial di terapia cellulare sull’uomo, in Italia, il grave ritardo accumulato nella ricerca scientifica, condannerà a morte centinaia di migliaia di malati, a meno che costoro non abbiano la possibilità economica di andarsene all’estero per farsi curare.

Per fortuna, gli italiani hanno una polizza d’assicurazione contro questa deriva oscurantista: fare sì che Emma Bonino e Marco Pannella tornino, in forze, in Parlamento per promuovere e difendere la libertà di ricerca scientifica, la libertà di cura, la libertà di avere una morte dignitosa.

Tali fondamentali, vitali libertà non potranno essere assicurate da Silvio Berlusconi o da Francesco Rutelli e dai partiti che li sostengono. I loro elettori devono saperlo.

Il trionfatore delle prossime elezioni politiche cercherà, in ogni modo, di evitare la strage degli embrioni innocenti, tirando, in prima persona, la catenella del cesso al quale sono destinati. Toccherà a Emma Bonino e Marco Pannella, Radicali per le Libertà, fare in modo che non venga portata a termine quella di centinaia di migliaia di cittadini italiani, colpevoli di essersi ammalati.

Luca Coscioni

Via Stefano Porcari 40

05018 Orvieto TR

Telefono 0763393184

Cellulare 03394477700

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