1° INTERVENTO DI LUCA:
Buon giorno a tutte, e a tutti.
Colgo l’occasione di questa tribuna politica per presentarmi. Sono Luca Coscioni, capolista, davanti a Marco Pannella, nelle liste proporzionali nel Lazio, in Emilia Romagna, in Umbria, della lista Emma Bonino. La voce che state ascoltando non è chiaramente la mia. È quella che un sintetizzatore vocale mi mette a disposizione. La malattia che mi ha colpito, la sclerosi laterale amiotrofica, ed altre malattie, come il diabete, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, alcune forme di cancro, potrebbero, sottolineo potrebbero, essere forse curate, mediante le cellule staminali. Inoltre, le cellule staminali potrebbero anche essere impiegate per costruire organi, e tessuti, risolvendo così tutte le problematiche relative ai trapianti. Perché ciò sia possibile, e lo sia in un tempo ragionevole, è necessario utilizzare e studiare, i cosiddetti embrioni soprannumerari. Tali embrioni sono inevitabilmente destinati alla distruzione. Si tratta, infatti, del prodotto di scarto dei programmi di fecondazione assistita. Se ne stanno all’interno di congelatori anonimi, conservati sotto azoto, in attesa di una distruzione certa.
È per questo che, noi radicali della lista Emma Bonino, proponiamo la loro utilizzazione. Piuttosto che buttarli nella spazzatura, pensiamo sia preferibile destinarli ad una ricerca che potrebbe salvare la vita a milioni di persone. Berlusconi e Rutelli, che sono a caccia di voti clericali, sono contrari, violentemente contrari, alla clonazione terapeutica. A tale violenza, a tale cinismo politico, a tale indifferenza, ho deciso di opporre ciò che posso: il mio spirito, il mio corpo, il mio sintetizzatore vocale, la mia sedia a rotelle. Ho deciso di farlo da radicale, al fianco di Emma e Marco. Lo faccio, mettendo in gioco la mia vita contro la morte, per alimentare le mie speranze, le vostre speranze, per la libertà di scienza e di coscienza, per la libertà di cura, per la libertà di morire dignitosamente, contro le barbarie, gli oscurantismi, il mercato dei seggi e delle poltrone.
2° INTERVENTO DI LUCA:
Il programma della lista Emma Bonino è un programma nel quale i concetti di libertà, e responsabilità, hanno un ruolo centrale. Tornando, ad esempio, sul tema delle cellule staminali, la Chiesa cattolica è libera di pensare che sia etico lasciar morire gli embrioni soprannumerari, piuttosto che destinarli ad una ricerca scientifica che potrebbe, sottolineo potrebbe, dare speranza a milioni di persone, ma è compito delle forze politiche, anche cattoliche, sottrarsi a questo ricatto morale. Ma questo non accade, e intanto, ai nostri mali, alle nostre malattie, si aggiungono le maledizioni, gli anatemi, contro tutto, e tutti. Vi sono ormai stati interi, come l’Olanda, letteralmente criminalizzati dall’organo del Vaticano; e con loro, la grande maggioranza dei credenti, le loro coscienze profondamente cristiane.
Oggi, non le vite delle persone, dei deboli, di noi malati, ma gli embrioni, sono sacralizzati, e ad essi dovrebbero essere immolate, le libertà e la vita. Eppure, in Italia, voi sapete, come ai tempi della regolamentazione del divorzio e dell’aborto, che occorrono leggi più umane, al servizio delle vite, e non di una astratta Vita, con la v maiuscola, a cui le vite concrete dovrebbero essere sacrificate. Proprio come accade con la pratica effettiva della terapia del dolore, che vede l’Italia solo al centotreesimo posto nell’uso dei farmaci oppiacei, al punto che ormai esiste una vera e propria morte all’italiana, come tanti anni fa il divorzio all’italiana. Esistono, sulla carta, i diritti dei malati, ma se ne fa scempio. Ma è la libera pratica dei doveri che può salvarci.
Dare corpo, dare mano, dare voce, oggi, per me, riacquista il suo immenso significato. Chiedo aiuto a tutti voi, a cui mi è stato concesso di parlare. La politica, nel bene o nel male, è tutto questo. È vita o morte, civiltà o violenza. Lo è, almeno, per me, per Emma Bonino e per i radicali. Vi supplico quindi. Non sciupate l’arma, che per un solo giorno, il 13 maggio, ci viene data. Quelle tre schede che avremo in mano per eleggere il nuovo Parlamento, vi chiedo di usarle. Votate. Non le buttate nell’ammasso. Qualunque cosa facciano per allontanarvi dal voto, vi chiedo di aiutarmi, di deciderlo ora, e di custodire questa decisione.
I 46 Nobel, centinaia di scienziati, di maestri, di responsabili, mi sostengono, perché sarei stato capace di ridare voce, e coraggio, anche a loro. Ne sono commosso, più vivo, e più forte che mai. Ma ora, sono io che chiedo il vostro aiuto. Chiedo il vostro sostegno, riflettendo, parlando, difendendo i vostri, e i miei diritti a conoscere prima di votare. E poi chiedo di votarmi. La vostra forza ideale è necessaria alla mia vita, e a quella di tutti. È il farmaco, la medicina. Ne guariremmo tutti.
19 aprile 2001 – Luca Coscioni
Puoi ascoltare il mio intervento a Tribuna Politica cliccando qui
Eventuali errori presenti nel documento sono dovuti ad un adattamento del testo per il sintetizzatore vocale utilizzato da Luca