Buongiorno.
La conferenza stampa di oggi mi da la possibilità di chiarire, se mai ce ne fosse ancora il bisogno, perché le nostre 25 proposte di legge di iniziativa popolare siano, come ha già molto efficacemente indicato Daniele Capezzone, un vero e proprio programma di governo. Un programma di governo liberale. Cercherò di farlo, prendendo in considerazione una delle 25 proposte di legge di iniziativa popolare: quella sulla clonazione terapeutica. Il modello normativo proposto da noi radicali è quello inglese, liberale e pragmatico. In esso, da un lato, è prevista, evidentemente, la utilizzazione dei cosiddetti embrioni soprannumerari, dall’altro, la creazione di nuovi embrioni per finalità terapeutiche, la clonazione terapeutica propriamente detta. In Italia, mentre assistiamo impotenti alla distruzione dei 20000 embrioni congelati, viene anche fatto prevalere il principio religioso della Chiesa cattolica, secondo il quale l’embrione sarebbe già persona. In una società moderna e liberale però, i diversi orientamenti religiosi ed etici si collocano tutti sullo stesso piano, dal momento che è di fatto impossibile pervenire ad un massimo comune denominatore etico, che mortificherebbe le concezioni ritenute, illiberalmente, subordinate, ad esempio, alla morale cattolica.
Governare le diverse costituzioni etiche, e gli esiti pratici che ne derivano, non significa farne prevalere una a discapito delle altre, ma trovare una soluzione politica, che le ponga tutte, come già evidenziato, su di un piano paritario. Così come, chi non vorrà essere curato con le cellule staminali embrionali, una volta che le nuove terapie cellulari saranno disponibili, potrà non ricorrervi, per ragioni di carattere religioso; chi, invece, intenderà avvalersene, dovrà essere messo nelle condizioni di poterlo fare.
Questo è il senso della nostra proposta di legge di iniziativa popolare sulla clonazione terapeutica, e, più in generale, sulla libertà della ricerca scientifica, che è in serio pericolo, in Italia, nella Unione Europea, come negli Stati Uniti. Governare significa poi scegliere. Fare finta che gli embrioni soprannumerari non esistano è un atto irresponsabile, che potrebbe condannare milioni di cittadini italiani a sofferenze atroci. Come è noto, 67 italiani, su 100, sono favorevoli a destinare, alla ricerca scientifica, gli embrioni soprannumerari. Il Parlamento italiano dovrà tenere conto del volere della maggioranza assoluta dei cittadini italiani. Ed iscrivere, finalmente, nella sua agenda politica, anche il tema radicale della clonazione terapeutica. Nel nostro Paese, si aggirano, ed imperversano, i tetri spiriti di chi confonde la superstizione con il sentimento religioso, di chi ritiene la sofferenza necessaria per richiamare l’uomo a Dio, di chi fa della libertà di culto una professione.
Concludo quindi, invitando chi crede in altro rispetto ai fantasmi del passato, che svaniscono alla calda luce della conoscenza, ad unirsi a noi in questa campagna di raccolta delle firme necessarie per sostenere il programma di governo radicale.
08 settembre 2001 – Luca Coscioni
Puoi ascoltare il mio intervento alla conferenza stampa cliccando qui
Sul sito di Radio Radicale è possibile ascoltare l’audio integrale del convegno
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