Orvieto, 26 settembre 2001
Sono uno dei cinque pazienti affetti da Sclerosi laterale amiotrofica che è stato reclutato, presso l’Ospedale S. Giovanni Bosco di Torino dallo staff della dottoressa Letizia Mazzini, nello studio pilota denominato “protocollo di espansione ex-vivo di cellule staminali mesenchimali di midollo osseo da impiegarsi in neonati o lattanti con lesioni midollari focali e deficit neurologici motori e/o respiratori e in pazienti affetti da Sclerosi laterale amiotrofica”.
Le cellule staminali mesenchimali prelevate dal midollo osseo mostrano un’elevata potenzialità a differenziare in diversi tipi cellulari tra cui anche i neuroni. Per tale motivo si ipotizza, sulla scorta di numerosi studi in vitro ed in vivo, che tali cellule una volta, isolate dal midollo osseo, possano essere infuse in loco a livello spinale e rigenerare il tessuto nervoso danneggiato. Al fine di valutare la crescita delle cellule e gli effetti sulla malattia verranno eseguite periodicamente, dopo il trapianto, visite neurologiche ed esami strumentali.
Lo studio che è partito nel mese di settembre 2001 è stato autorizzato dal Comitato etico della Regione Piemonte che ha espresso parere favorevole nella seduta del 24/07/2001 come da Protocollo n.9334/ 28.3 Pratica n. 3996.
In questi giorni sto ricevendo numerose telefonate di familiari di persone colpite da Sclerosi laterale amiotrofica che si dicono preoccupate del fatto che i loro neurologi ritengono che tale sperimentazione avverrebbe senza la necessaria autorizzazione del Comitato etico della Regione Piemonte suscitando una crescente disperazione e attuando una sistematica disinformazione a danno dei pazienti e del sereno svolgersi dello studio.
In fede
Luca coscioni
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