Credo sia giunto il momento di una mia azione non violenta nei confronti del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio, dei Presidenti di Camera e Senato, del Presidente della Commissione di vigilanza, azione tesa a ristabilire condizioni di democrazia minime alla vigilia delle prossime elezioni politiche. Sono quindi pronto a presidiare il Quirinale. Inoltre, sono anche disposto a sospendere il mio trattamento farmacologico, fino a che l’obiettivo minimo di legalità non sia stato raggiunto. Quando parlo di condizioni minime di democrazia, mi riferisco in realtà a condizioni minime di decenza politica. La democrazia è cosa altra e alta. Considero indecente la promozione mediatica, da parte del servizio televisivo pubblico, di Bertinotti, Di Pietro e D’Antoni. Il fatto che il capolista della lista Emma Bonino, capolista davanti a Marco Pannella in due circoscrizioni, abbia ricevuto il sostegno di 19 premi Nobel e di 142 scienziati di fama internazionale è stato cancellato dagli organi di stampa e dal servizio pubblico televisivo. La mia lettera appello è un manifesto politico di libertà, non solo della ricerca scientifica, che potrebbe aprire una discussione politica seria su temi di importanza vitale per i cittadini italiani. Di fronte all’indecenza politica dell’azzeramento di tutte le nostre proposte ed iniziative politiche, sono intenzionato a dire no a questo scempio di decenza. E a farlo in prima persona. I diritti, ci tengo a ribadirlo, sono altra cosa. La mia azione non violenta, tesa a ristabilire condizioni minime di democrazia, è condotta ben sapendo che i diritti sono, a questo punto, fuori gioco.
23 marzo 2001 – Luca Coscioni
Eventuali errori presenti nel documento sono dovuti ad un adattamento del testo per il sintetizzatore vocale utilizzato da Luca
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