Intervento di Luca Coscioni, Presidente dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e Presidente di Radicali italiani. Ha 37 anni ed è malato di sclerosi laterale amiotrofica dal ’95, è autore del Libro “IL MARATONETA – Storia di una battaglia di libertà – Da caso pietoso a caso pericoloso”
Buon giorno a tutti i presenti a questa conferenza stampa qui a Siena per suggellare la nascita di un Comitato promotore in vista di un eventuale referendum abrogativo della legge sulla fecondazione medicalmente assistita numero 40 del 2004 recentemente approvata dal Parlamento Italiano.
I tempi della scienza non coincidono con quelli delle nostre esistenze, delle nostre malattie, delle nostre umane debolezze. Sono qui, sebbene non fisicamente, perché non voglio che la vita dei malati finisca per essere assorbita dal tempo altrui che è diverso, profondamente diverso, da quello che noi quotidianamente consumiamo, attendiamo, perdiamo e agogniamo. Non so se vivrò a lungo per liberarmi dalle catene che la sclerosi laterale amiotrofica ha messo intorno al mio collo, ma voglio portare ancora il mio corpo sofferente, la mia voce metallica, laddove la dignità umana è stata calpestata, le speranze disattese, il sentire umano mortificato da una legge che condanna a morte milioni di malati. Non possiamo accettare, noi malati, che viviamo mesi come anni, di essere solo comparse in un teatro ad una sola voce, che vuole la scena animata, solo da una sorta di cecità, e da una solitudine interiore che contrasta, profondamente, con la nostra visione della vita, della possibile vita che sta per esserci sottratta.
Quindi mi rivolgo, appellandomi, a tutte le forze politiche e sociali, che hanno dichiarato e proclamato, i mali possibili di questa legge, affinché concretamente, possano mettersi a lavoro insieme, per abolirla. Allora sì che questa legge verrebbe abolita, perché non solo i sondaggi ma anche l’esperienza del passato, come per altre lotte di diritti civili, danno una popolazione italiana pronta a seguire l’impostazione liberale, tra gli altri, su questo tema della libertà della ricerca scientifica. Quindi se questa battaglia viene messa come questione centrale del lavoro politico, questa legge, o parte di essa, probabilmente, ne uscirebbe abolita. Spero dunque che l’adesione a tale Comitato promotore sia elevata. Invito tutti, inoltre, a visitare il sito www.lucacoscioni.it e ad iscrivervi all’Associazione che porta il mio nome e a leggervi in essa, un po’ della nostra vita, un po’ della nostra storia, e tanto della speranza di chi vede e sente quotidianamente sempre più vicini gli artigli del principe delle tenebre. Vi ringrazio, ho concluso.
15 marzo 2004 – Luca Coscioni
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