Dalla rubrica di Panorama “Houston, c’è un problema”
Ministro Pisanu,
In occasione degli scorsi referendum, l’Associazione Coscioni richiamò la Sua attenzione sul diritto di voto delle persone gravemente disabili impossibilitate a recarsi al seggio nemmeno usufruendo delle disposizioni previste dall’art. 29, legge 104 del 1992 (che stabiliscono che i Comuni debbano organizzare un servizio di trasporto per facilitare ai disabili il raggiungimento del seggio).
Le ricordammo che si trattava dei cosiddetti “intrasportabili”, di persone che avrebbero potuto recarsi al seggio solo in autoambulanza, con medici e infermieri al seguito, con attrezzatura permanente come respiratori e/o flebo. Rispose che il problema era reale, ma che per superarlo occorrevano modifiche di legge, e promise che la questione sarebbe stata definitivamente risolta per il futuro. Le politiche arrivano e non vorremmo ritrovarci come per i referendum, quando centomila disabili intrasportabili furono iscritti “d’ufficio” tra gli astensionisti. Siamo pronti ad affermare con la nonviolenza i diritti costituzionali negati. Infatti, l’art. 1 della legge 104/92, stabilisce che la Repubblica “previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività, nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali”. Conto Signor Ministro, sul Suo preannunciato intervento.
07 novembre 2005 – Luca Coscioni
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