Trapianto di staminali guarisce la talassemia
La notizia che viene dal reparto di oncologia pediatra del Policlinico San Matteo di Pavia è davvero una buona notizia. Le cellule staminali adulte del sangue piacentare di due gemelli hanno guarito dalla talassemia il fratellino di 5 anni. Per quel bimbo come per tutti coloro che, come me, sono costretti ad affidare speranza di salute e di vita alla ricerca scientifica, e in particolare alla ricerca sulle cellule staminali è certamente un bel giorno.
Il modo con il quale il governo e il ministro della Sanità Girolamo Sirchia ha utilizzato quella notizia è invece un modo sporco e disonesto, un insulto ai malati e ai ricercatori di tutto il mondo. Dice Sirchia: “fino ad oggi gli unici risultati concreti sono stati ottenuti dalle staminali adulte. Mentre per ora le staminali embrionali rappresentano solo una speranza, ed è su questa speranza che si basano risse, dibattiti, accuse, villanie di ogni grado”. Sirchia dovrebbe allora spiegarci perché ci obbliga a rinunciare alla speranza, perché ha deciso di proibirla per legge. Se avessimo dovuto seguire ragionamenti del genere avremmo dovuto rinunciare a tutte le scoperte della medicina, della scienza, delle’ speranze” che si sono tradotte in realtà.
Ad aprile abbiamo organizzato alle Nazioni unite di Ginevra, con l’Associazione Luca Coscioni e il Partito radicale transnazionale, una presentazione dello stato della ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali. Obiettivo impedire che il Vaticano riesca ad imporre a livello mondiale ciò che ha imposto al nostro Paese: la messa al bando della ricerca sugli embrioni umani. Il professor Cibelli, divulgatore del primo esperimento di “clonazione terapeutica” realizzato con successo in Corea del Sud, disse che attraverso quella tecnica “il paziente ottiene una fonte rinnovabile di cellule utilizzabili per la cura della patologia, e che non ci sarà il rigetto del nuovo tessuto. A prescindere dall’età del donatore la cellula risultante sarà completamente rinnovata, come se provenisse da un bambino”.
A Sirchia cosa pare questa, una villania? Sempre in quell’occasione il professor Bernat Soria, massimo ricercatore al mondo nell’utilizzo delle staminali per la cura del diabete, spiegò: “La ricerca deve procedere su entrambi i versanti, delle staminali embrionali e di quelle adulte, perché da entrambi c’è da imparare e soprattutto le scoperte sulle staminali embrionali potranno aiutarci a riprogrammare quelle adulte”. Cos’è questa, ministro, una rissa? In realtà è proprio Sirchia che vuole la rissa, imbrogliando la gente, come se ci dovessimo dividere tra tifosi delle staminali adulte contro tifosi delle embrionali.
Questa è la differenza tra noi: lui vuole trasformare la sua morale in legge, facendo vivere l’ideologia dello Stato etico dalla quale sono nati nazismi, fascismi e comunisti; noi vogliamo che la ricerca scientifica sia sostenuta, che si trovino le cure per malattie mortali che colpiscono 10 milioni di persone solo in Italia, tra cancro, infarto, diabete, distrofie, sclerosi, Parkinson, Alzheimer. Tifare per un tipo di ricerca o un’altra è come tifare per un malato o un altro. Noi invece continuiamo a raccogliere firme sui referendum, per abolire con il voto popolare la legge contro la fecondazione assistita e ottenere la possibilità di fare anche in Italia la ricerca già autorizzata in Gran Bretagna e in molti Paesi del mondo.
07 settembre 2004 – Luca Coscioni
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