Non può parlare ne’ muoversi, ma conduce la sua battaglia con la tenacia del maratoneta e la forza di Superman.
In questo libro non si racconta la tragedia di una malattia, ma la storia di una battaglia di libertà, con tutto il suo carico di speranze, disperazioni e sofferenze. Questo libro racconta la storia della mia battaglia politica radicale per la libertà di ricerca scientifica, battaglia che tra le altre cose mi ha dato l’occasione di incontrare persone straordinarie, come il Premio Nobel Josè Saramago, che mi ha indirizzato quelle indimenticabili parole riportate sulla copertina del libro, il fisico Stephen Hawking, colpito dalla mia stessa malattia, Umberto Veronesi, che è l’autore della prefazione.
Il maratoneta sarei io. Anzi sono proprio io. Certe volte infatti mi domando cosa mi tenga in vita. E’ la maratona. E’ l’averla corsa che non mi fa mai chinare il capo. Sono nel fango, cado, mi rialzo e cado. Ma ogni volta che mi rimetto in piedi, per poi subito dopo ricadere, mi accorgo che il fango non mi si è attaccato addosso. Sono pulito, devo esserlo. Nel dare corpo e voce a questa battaglia di libertà, pensavo che il maratoneta che non può più correre la corsa di maratona mi avesse abbandonato, invece è ancora in me, è me.
Luca Coscioni
Luca Coscioni non è un generale a cinque stelle, né una stella del cinema, né un maratoneta, e neppure gli hanno dato il Nobel per la sofferenza. Luca Coscioni è un uomo seduto su una sedia a rotelle che mani mosse dall’amore devono portare di qua e di là [continua]
La prima edizione de Il maratoneta. Storia di una battaglia di libertà mi ha colpito. Essa si apre con una presentazione di Luca Coscioni. Con una serie di “perché”, alcuni dei quali trovano una risposta mentre altri restano irrisolti nella mente e nell’anima [continua]
Luca Coscioni è un malato di sclerosi laterale amiotrofica. Luca Coscioni è il presidente di un partito politico. Per la proprietà transitiva si ottiene che “un malato di sclerosi è presidente di un partito politico”. Cioè una contraddizione in termini [continua]
Informazioni aggiuntive
Editore: Stampa Alternativa
Data pubblicazione: Ottobre 2003
Formato: Libro – Pag 217 – 12×17
Il suo nome è Luca Coscioni, e con il Superman americano Christopher Reeve, con Nancy Reagan e con Michael J.Fox, lotta per il diritto di tutti i malati del mondo alla libertà di terapia e di coscienza. La ricerca sulle cellule staminali embrionali potrebbe un giorno curare patologie mortali come il Parkinson, l’ Alzheimer, la sclerosi. Potrebbe curare, soltanto in Italia, 10 milioni di vite. Ma le pressioni clericali tentano ovunque di bloccarla. Tocca alla politica decidere quali saranno i vincitori: i difensori di una scienza laica o i talebani della legge etica, Superman o il Vaticano.
Questo libro è la voce di chi vuole separare, oggi più di ieri,la religione dallo Stato. Di chi vuole una ricerca libera dalla schiavitù dei fondamentalismi, che sono gli stessi dei roghi e delle inquisizioni. Luca Coscioni ci ricorda che siamo tutti chiamati a scegliere su una questione di vita o di morte. E che la scelta non può aspettare. Con l’introduzione di José Saramago e la prefazione di Umberto Veronesi.
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