Appello per la libertà di ricerca scientifica
15 febbraio 2001
Egregio professore, scrivo a Lei e a molti altri scienziati per proporLe un impegno comune. Mi chiamo Luca Coscioni. Sono laureato in Economia e commercio e dottore di ricerca in Economia ambientale. Ho insegnato Politica economica alla facoltà di Economia di Viterbo. Sono impegnato, in prima persona, nella lotta per la libertà della scienza e delle terapie, in particolare della ricerca sulle cellule staminali embrionali. Oggi in Italia quella ricerca è proibita, e con essa è proibita la speranza per milioni di persone affette da gravissime e diffusissime patologie, per le quali oggi non esistono terapie realmente efficaci. Per questo ho bisogno, ora, del Suo e del Vostro sostegno.
La Scienza è Conoscenza.
Un oceano che è in me, è me!
Se potesse incontrarmi, non potrebbe sentire la mia voce.
Cinque anni fa sono stato colpito dalla sclerosi laterale amiotrofica. L’incontro con la sclerosi laterale amiotrofica, che colpisce una persona su diecimila, è decisamente sconsigliabile. Purtroppo, però, non si conoscono ancora le cause che ne determinano la patogenesi, e così è impossibile prevedere quali siano i soggetti e i comportamenti a rischio. Questa malattia può, forse, essere curata ricorrendo alle cellule staminali. Se e come, ce lo potrebbe dire la ricerca scientifica. Però questa possibilità di cura è preclusa alle migliaia di concittadini che, come me, lottano quotidianamente per la propria sopravvivenza. Perché? Per l’ingerenza della Chiesa cattolica notoriamente contraria alla clonazione terapeutica e all’utilizzo degli embrioni soprannumerari a fini di ricerca. Questi ultimi sono embrioni comunque destinati ad essere distrutti, ma se fossero impiegati nella sperimentazione potrebbero invece contribuire a salvare la vita a milioni di persone. Secondo il Rapporto Dulbecco sulle cellule staminali (il documento che contiene le raccomandazioni dei 25 Saggi incaricati dal Ministro della Sanità di fare chiarezza sulla materia) sono infatti 10 milioni gli italiani che potrebbero essere curati e anche guarire, se trattati con terapie basate su tali cellule. Sono i malati affetti da diverse patologie, e tra queste: morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica, atrofia muscolare spinale, lesioni traumatiche del midollo spinale, distrofia muscolare, tumori e leucemie, diabete, infarto, ictus.
Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma non possono aspettare.
Sono tutte persone sofferenti in attesa di una legge sulla clonazione terapeutica. Mentre, 6 mesi fa, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno detto sì alla clonazione terapeutica, oggi in Italia stiamo ancora discutendo se sia etico o meno utilizzare embrioni congelati, prossimi alla scadenza, se non già inutilizzabili. A quanto pare possono essere distrutti, senza suscitare alcuno scandalo, ma non possono essere utilmente impiegati nella ricerca. Lottare, anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno, ora dopo ora, contro la malattia che mi ha colpito, non ha dato un senso alla mia vita. Una malattia, e la sofferenza che ne deriva, non hanno mai un senso. Il senso, alla mia vita, lo sto dando io, vivendola, come mi è consentito di viverla. Amando, odiando, facendo politica, una delle mie passioni. Per questo ho deciso di candidarmi alle elezioni politiche, insieme ad Emma Bonino, nella lista che porta il suo nome, dando corpo alla lotta per difendere la libertà di ricerca scientifica, la libertà di cura, la libertà di scegliere come e quando morire, in caso di malattia incurabile e foriera di atroci sofferenze. Nel mondo civile e avanzato, il confronto nasce e si sviluppa sulle idee. In Italia, invece, non si può nemmeno discutere. L’imperativo è proibire, proibire, proibire. Mi appello a Lei, a tutti Voi a cui scrivo, premi Nobel e scienziati, per chiedere il vostro sostegno ad una causa che è mia, ma che è anche soprattutto Sua, Vostra. Io sono un esempio concreto di come il diritto alla vita e la libertà della scienza coincidano, e diventino una cosa sola. Se il mio Paese continuerà ad essere vittima dell’oscurantismo antiscientifico, milioni di cittadini come me continueranno ad essere condannati dall’irresponsabilità della politica prima che dalla gravità delle malattie. Per questo, Le chiedo di inviarmi un messaggio di sostegno alla battaglia e all’appello contro l’attacco alla libertà di ricerca e pratica scientifica, e in particolare contro il bando alla sperimentazione sugli embrioni e alla clonazione terapeutica. La ringrazio, Vi ringrazio, esprimendo il mio ringraziamento alla Scienza, che è Conoscenza. Alla Scienza, che è, anche, tecnologia informatica, mediante la quale l’oceano di conoscenza e di ignoranza, di disperazione e di speranza, di amore e di odio, oceano che è in me, che è me, e che il caso avrebbe voluto costringere al silenzio, nello spazio angusto di una bottiglia, può, invece, rifluire, seppur lentamente, verso Voi tutti.
Il mio percorso accademico
Dopo aver trascorso l’adolescenza nella mia città natale, in seguito al conseguimento della maturità classica, decido di proseguire gli studi a Roma dove mi iscrivo presso “La Sapienza” per frequentare il corso di laurea in Economia e Commercio. Nel 1991 mi laureo con una tesi sui rapporti commerciali e agricoli fra occidente e paesi in via di sviluppo e decido di iniziare il mio percorso accademico seguendo i corsi del Dottorato di Ricerca in “Economia Montana e dei Sistemi Foresta-Legno-Ambiente” [continua].
Studio pilota cellule staminali
La presenza di cellule staminali di tipo non ematopoietico a livello midollare è stata per la prima volta suggerita dalle osservazioni di Cohnheim che risalgono a 130 anni fa (Cohnheim,1867). Nonostante l’ipotesi di Cohnheim non sia stata sostenuta dai lavori dei colleghi nello stesso periodo, a metà degli anni ’70 grazie ai lavori pioneristici di Friedenstein, divenne chiara l’evidenza che il midollo osseo contiene cellule che possono differenziare in fibroblasti così come in altre cellule mesenchimali. [continua]
Rapporti scientifici
Rapporto Dulbecco
Il Ministro della Sanità, professor Umberto Veronesi, nominò la “Commissione di studio sull’utilizzo di cellule staminali per finalità terapeutiche” presieduta dal Premio Nobel, professor Renato Dulbecco, con il compito di indicare sulla base del Rapporto Donaldson (il primo studio organico sulle potenzialità terapeutiche delle cellule staminali), quali ricerche in quel campo si possono intraprendere anche in Italia. In particolare il Ministro Veronesi ha posto ai 25 saggi alcune domande di cui qui esponiamo una sintesi di ordine scientifico ed etico. [continua]
Rapporto Donaldson
Questo rapporto è stato prodotto da un Gruppo di esperti nominato dal Governo Blair nel Giugno del 2000 e presieduto dal Chief Medical Officer. Al Gruppo è stato chiesto di condurre un accertamento sui benefici previsti delle nuove aree di ricerca che utilizzano embrioni umani, sui rischi e sulle alternative e, alla luce di tali accertamenti, di valutare se queste nuove aree di ricerca possono essere permesse.
[versione integrale ITA]Rapporto UE ricerca cellule staminali di embrioni umani
Questo rapporto, voluto dalla Commissione europea nell’Aprile 2003, è una relazione sulle cellule staminali embrionali umane, utilizzata come base per il dibattito in occasione di un seminario interistituzionale sulla bioetica. La relazione descrive la situazione attuale rispetto ai problemi di natura scientifica, etica, giuridica, sociale ed economica associati alla ricerca sulle cellule staminali umane e sulle cellule staminali embrionali umane.
[versione integrale ENG]Rapporto National Institutes of Health
Questo è il Rapporto della National Institutes of Health (N.I.H.) del 2001. Le cellule staminali: il progresso scientifico e le possibilità della scienza in futuro.
[versione integrale ENG]Rapporto della National Academies
Rapporto della National Academies del 2002 sulla ricerca riguardante le cellule staminali e le possibilità di uso terapeutico di tali cellule.
[versione integrale ENG]Relazione sulle implicazioni sociali, giuridiche, etiche ed economiche della genetica umana
Relazione sulle implicazioni sociali giuridiche ed economiche della genetica umana. Commissione temporanea sulla genetica umana e le altre nuove tecnologie della medicina moderna – Parlamento europeo.
[Versione integrale ITA]
Commissione Speciale sulla Genetica Umana del Parlamento Europeo
13 febbraio 2001, Strasburgo), La Commissione speciale del Parlamento Europeo su proposta dei deputati europei radicali, ha deciso di ascoltare la testimonianza di Luca Coscioni, affetto da sclerosi laterale amiotrofica e membro del Comitato di coordinamento dei Radicali.
Leggi il testo del mio intervento Le mie risposte Video integrale
Commissione Sanità del Senato del Parlamento Italiano
Roma 22 ottobre 2002 audizione di Luca in merito ai disegni di legge concernenti la ricerca scientifica e procreazione medicalmente assistita: «Egregio Signor Presidente, Signori Senatori, vi ringrazio per avermi ammesso a questa audizione. Non sono un esperto di bioetica, ne’ di genetica umana. Non sono nemmeno un ricercatore nel campo delle cellule staminali o della procreazione medicalmente assistita. Sono dottore di ricerca in economia ambientale ed ho insegnato politica economica all’Universita’ di Viterbo – La Tuscia. Alcuni di voi forse mi conoscono come militante politico, Presidente di Radicali Italiani. Intervengo oggi anche come persona con sclerosi laterale amiotrofica, come un esperto di bioetica sulla propria pelle. La sclerosi laterale amiotrofica e’ una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che interessa, per ragioni purtroppo ancora sconosciute, selettivamente i motoneuroni. La morte progressiva dei motoneuroni si traduce sul piano clinico in una progressiva plegia di tutta la muscolatura spinale e bulbare fino alla morte, generalmente per insufficienza respiratoria, dopo circa 3, 5 anni dall’esordio. [continua]».
Ho fatto da cavia, convinto che tutte le strade debbano essere percorse. Ora, non aggravate la situazione subordinando i tempi della scienza a quelli dei principi religiosi”. L’appello a non proibire la clonazione terapeutica e la ricerca sugli embrioni in soprannumero arriva dal presidente dei Radicali italiani, Luca Coscioni, intervenuto all’audizione sulla Procreazione medicalmente assistita, che si e’ tenuta oggi presso la commissione Sanita’ del Senato. A suo parere, cio’ ”equivarrebbe ad avere accettato il divieto di studiare i cadaveri, di iniettare i vaccini o di far utilizzare gli antibiotici. Questa malattia è forse curabile mediante le cellule staminali embrionali e quelle ottenute attraverso la clonazione terapeutica. Ha senso accettare la distruzione dei circa 30.000 embrioni soprannumerari congelati oppure è più logico, etico, politicamente adeguato e, anche più cristiano, consentire che questi embrioni, già creati, possano essere studiati, anzichè finire nella spazzatura? ’Il vostro voto e’ decisivo per il futuro della ricerca scientifica italiana, che non puo’ puntare sulle sole cellule staminali adulte.
Sessione costitutiva I Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica
09 ottobre 2004 – Roma: sessione costitutiva del congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica.
I Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica
16 – 18 febbraio 2006 – Roma: intervento di Luca Coscioni al congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica
Leggi il testo del mio intervento Video integrale
Le mie tracce sulla ricerca scientifica