Luca è stato maratoneta fino all’ultimo. In tutta la sua malattia non ha mai cessato di impiegare la stessa energia e determinazione che da sano spendeva senza risparmio nelle sue imprese sportive. Mi ha colpito proprio questa sua forza, questo autocontrollo che da fisico si è sublimato in interiore, per correre verso una meta ideale, la libertà di ricerca. (Umberto Veronesi)
Le citazioni su Luca Coscioni
Grazie Luca, sarai di esempio per tutti noi. Sono radicale da sempre e cattolico praticante. E’ anche grazie a te che le mie anime si sono conciliate. Sei stato un esempio meraviglioso di spirito evangelico, che è lontano mille miglia dai diktat moralisti. Avremo sempre un Maratoneta che correrà al nostro fianco. Daniele
Ciao Luca, con te abbiamo perso un leader coraggioso, forte e ostinato, non ti sei mai arreso… anche se la “Nera Signora” che ti ha voluto prendere, non ha vinto perchè tu rimani qua nei nostri cuori, tu mi hai dato l’esempio e il coraggio per non arrendermi alla tremenda SLA… anche io sono ammalato di sla, da ormai 4 anni e so cosa vuol dire sentirsi prigioniero del tuo corpo, so delle umiliazioni che subiamo, fisiche,ma soprattutto, psichiche, so che cosa significhi non poter comunicare… Ciao Amico mio ci hai insegnato a non arrenderci… GRAZIE. Archimede
Ho pensato molto a Luca in questi giorni,ma solo ora leggo la vostra mail. Mi commuove il fatto che io l’ho conosciuto perchè quattro anni fa ho richiesto il suo aiuto per fare la mia tesi di laurea sulla malattia che purtroppo l’ha portato via e lui non ha mai smesso di scrivermi. Non sono riuscita a venire ai funerali perchè ho una bimba di due anni e sono al nono mese di gravidanza. Un abbraccio alla famiglia e a voi che siete stati al suo fianco per tanti anni. Emanuela
Ho visto tua moglie, stasera, in televisione, dove ha saputo dimostrare il suo grande amore per te e la tua opera ed il grande desiderio di continuare la strada che tu hai tracciato. Le auguro di non trovare mai quelle tante porte chiuse che ho trovato io, dopo che è morto mio marito, che pure tanti ritenevano una “persona indispensabile”. Ti ringrazio per il tuo impegno sociale e ringrazio soprattutto lei che intende continuare nella tua opera per amore tuo. Non dimentico mai che l’amore è la forza della vita. Ci vedremo dall’altra parte, prima o poi, e ne parleremo. Ti abbraccio Linda
Voglio inviare un abbraccio affettuoso a Maria Antonietta e a tutti voi che, amando Luca e dando azione fisica alle sue idee, gli avete dato vita e motivazione, perchè sono sicura che una personalità così forte e un’intelligenza così spiccata hanno tratto giovamento dalla vicinanza che con amore e con la vostra carica avete saputo offrirgli. Altro che strumentalizzazione! IO C’ERO al congresso dell’associazione di dicembre scorso e sono stati giorni di profondo coinvolgimento, anche più forte del mio quotidiano (poiché seguo moltissimo radio radicale) e anche di grande interesse. Ciao. Ivana
Mi stringo alla famiglia di Luca Coscioni, a tutta l’associazione e a tutti i radicali nel ricordo meraviglioso di un uomo indimenticabile. La sua scomparsa mi sconvolge profondamente. Non posso che esprimere un sincero messaggio di partecipazione al dolore della sua famiglia a cui aggiungo anche ilmio, fatto di ricordi e affetto sincero per un uomo eccezionale. a noi che restiamo è dato il compito di essere uniti nel ricordo, solidali nell’affetto, vicini nella sofferenza e continuare a portare avanti le sue idee e le sue battaglie. Sentite condoglianze, vi sono vicino.
Che certe parole son proprio banali – molti aggettivi logori. Ma succede che quando proprio temi che sia tutta una discesa, un’ansia e una paura in ogni giorno di vita, arrivino persone che ti fanno credere in uno spiraglio. Spiraglio di porta non sprangata, dunque. Non so se sia stato un eroe, Luca – non ho mai capito cosa sia un eroe. Senza dubbio è stato un grande uomo – coraggioso e appassionato e caparbio. Si sa già. Aggiungo solo un grazie. Altro non so dire.
Ci inchiniamo alla fine di un grande piccolo uomo. Sottostare al silenzio che gli invadeva la bocca non era per lui. Poi il silenzio che tutti sottomette è giunto per lui. Il mistero della sofferenza nutre l’illusione di cessarla senza recidere la catena delle cause. Ciò crea altre illusioni, altre sofferenze. La neo-superstizione scientista ottenebra il nostro tempo, così come la vetero-superstizione religiosa abbuiava la mente degli antenati. Rimane la delusione figlia indisgiunta dell’illusione. Vorrei poter alleviare il dolore aggiunto di chi ha una credenza. Enrico
Un caro saluto saluto a quel felice connubio di pensieri, parole ed azioni che era il nostro Luca Coscioni. Ancor più raro quando accade che i giorni contati costringono il vivere alla allucinante follia della fine e al bestiale, cieco, egoista spasmo della sopravvivenza o alla muta rassegnazione. Resta a noi la sua memoria. Ma a chi? Ricordo lo spot di Spike Lee su Gandhi. E se avesse potuto comunicare così ?! Grazie, Benedetto.