Cari amici radicali, rendo omaggio al coraggio e alla tenacia di Luca Coscioni, che ho conosciuto in uno dei vostri incontri. Mi è rimasto impresso il suo sorriso, sempre vivo nonostante la malattia. Ma la sua malattia è metafora del nostro tempo: quello di un mondo prigioniero, paralizzato e impaurito. Vorrei far giungere le mie sincere condoglianze a sua moglie, ai suoi cari e a tutti voi dell’associazione. (Khaled Fouad Allam)
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